L’isola di Hokkaido è una delle regioni più fredde del Giappone. Le sue estati registrano temperature medie comprese tra i 17 e i 22 °C, mentre nel corso degli inverni, gelidi e nevosi, il termometro raggiunge senza troppa difficoltà i 12 gradi sotto zero.
Storia, conformazione geografica e clima hanno contribuito a fare di quest’isola giapponese la meta preferita per gli amanti degli sport invernali.
In questo articolo, andremo alla scoperta di Hokkaido, scrigno di meraviglie celato da ghiaccio e un passato misterioso .
L’origine dei popoli che abitavano i territori dell’antica Hokkaido sono avvolti nel mistero. Noti come Ainu, secondo la leggenda sarebbero gli ultimi discendenti della progenie di Susanoo, kami delle tempeste e degli uragani.
L’attuale isola entra per la prima volta nella storia nel 660, quando il generale giapponese Abe no Hirafu sconfigge il popolo dei Mishihase nella battaglia di Watarishima, antico toponimo che designa il primario nome di Hokkaido.
Non è chiaro quando si smise di utilizzare quel toponimo. Tuttavia, sappiamo che nel corso del periodo Kamakura (1185-1333) gli abitanti della zona usavano l’appellativo Ezo-chi per riferirsi alle terre a nord dell’isola di Honshu.
Il periodo più travagliato della storia di Hokkaido inizia con il periodo Muromachi (1336-1573), quando alcuni giapponesi si insediarono nell’attuale penisola di Oshima, la parte più meridionale di Hokkaido, con l’intento di espandere i confini del potere feudale giapponese. A quel punto, i conflitti con gli autoctoni Ainu si resero inevitabili, finché Takeda Nobuhiro, antenato del potente clan Matsumae, sconfisse Koshamain, il leader avversario, nel 1457. Questa data segna l’inizio del potere della famiglia Matsumae sull’isola, detenuto fino alla fine del periodo Edo (1868).
Nel 1868, un gruppo di lealisti dello Shogunato Tokugawa, ultimo governo feudale del Giappone, occupò l’isola di Ezo con scarsi risultati e nel maggio del 1869 i territori di Ezochi passarono sotto il controllo di Hakodate-fu, governo prefettizio dell’omonima città portuale. Finalmente, con l’avvento della Restaurazione Meiji, il neo governo emendò il nome di Ezo nell’attuale Hokkaido, suddividendo il territorio in 11 province.
L’isola di Hokkaido tra festival della neve e sport invernali
La maggior parte della conformazione territoriale dell’isola giapponese ha un’inclinazione che non supera i 35°.
Inoltre, la sua posizione geografica, rende quest’isola soggetta a tempeste siberiane che, partendo dal sud-est della Russia, passano sul Mar del Giappone raccogliendo l’umidità necessaria a scaricare neve leggera e secca.
Struttura geomorfologica e collocazione geografica hanno reso la prefettura di Hokkaido il teatro ideale per festival della neve e sport invernali.
Nato nel 1950, il Festival della neve di Sapporo rappresenta l’evento annuale più atteso degli amanti dei paradisi invernali. Il festival si snoda attraverso tre punti salienti della città, e infatti Odori Park, Susukino e Tsudome vengono invase di statue di neve e sculture di ghiaccio.
E ancora Sapporo è stato il teatro di una delle più importanti gare di snowboard del mondo, il Toyota Big Air, giunto alla sua edizione finale nel 2014.
Proprio Sci e snowboard sono gli sport più praticati a Hokkaido. Le località principali in cui praticare queste discipline sono Hakodate, a sud dell’isola, Asahikawa, al centro, e Sapporo, la capitale.
Tra le piste più amate, quella di Niseko è particolarmente apprezzata per praticare freeride e freestyle. Dotato per la maggior parte di piste di difficoltà intermedia, questo circuito è adatto anche a principianti ed esperti.
A differenza della precedente, caratterizzata dalla presenza di una neve più omogenea e leggera, la pista di Kiroro, altrettanto corteggiata dagli snowboarder, presenta un manto nevoso più umido.
Infine, la Sapporo Kokusai è forse la pista più conosciuta e temuta al mondo. Nonostante le sue porte siano aperte a tutti, il target preferito di questo circuito è certamente quello avanzato.
Lunghezza e complessità delle piste di questo comprensorio sono in grado di stimolare gli sportivi più audaci e assicurare uno spettacolo mai visto prima ai turisti.
Per gli amanti del tracking invece, il Giappone offre molti sentieri e luoghi tutti da scoprire, come la montagna più alta del Giappone .