Per far crescere sano e produttivo il pomodoro ci sono varie tecniche e bisogna porre molta attenzione a ogni fase di sviluppo della pianta. Se non viene curato infatti, il pomodoro non produce frutti ottimi.
Il vero segreto per coltivare dei pomodori prelibati e buonissimi è porre massima attenzione al terreno. Ecco alcune motivazioni
Perché scegliere la concimazione organica e minerale
Il terreno va preparato in modo perfetto durante l’inverno per poi utilizzarlo per piantare le piante di pomodoro. Attenzione: inizialmente il seme va messo in un semenzaio e la piantina trapiantata poi nel periodo di marzo-aprile.
Prima della semina o del trapianto, il terreno va concimato con i giusti elementi nutritivi. ILSA SpA propone a tal proposito dei concimi sia organici sia organo-minerali a base di gelatina idrolizzata per uso agricolo, che contiene azoto e carbonio totalmente organici. L’uso di questo tipo di concime consente di far sviluppare la pianta in tutta salute ottenendo, come risultato, una resa e una qualità altissime.
Perché optare per i biostimolanti nella coltivazione del pomodoro
Per caratteristiche naturali, il pomodoro cresce in modo celere e consuma tante sostanze nutritive presenti nel terreno. Anche in questo caso ci sono dei prodotti efficaci per le piante. I biostimolanti, ad esempio, sono prodotti naturali a base di sostanze che aiutano a migliore i processi di fotosintesi, fioritura e allegagione, proteggendo le piante da stress esterni.
I migliori concimi per i pomodori
Concimi organici e biostimolanti aiutano sia lo sviluppo della pianta che la produzione di pomodori, ma la scelta del tipo di concime è una fase nevralgica per avere un raccolto perfetto. Il concime più adeguato è certamente la gelatina per uso agricolo. Questa ha un pH sub-acido e apporta sia sostanza organica sia alti contenuti di azoto, carbonio e altri elementi.
In alternativa, si può ricorrere a un ammendante come il letame ma bisogna aumentare la quantità. Quello più adatto è quello stagionato con almeno sei mesi. La giusta quantità è di 4-5 kg per mq e va posto in buche profonde al massimo 20 cm.
Se il letame naturale non è possibile averlo, si possono usare altre alternative, tra cui la pollina secca o l’humus di lombrico, molto validi per migliorare il terreno, ma costano molto.
Altri elementi importanti per il terreno del pomodoro
Nella fase di trapianto, particolarmente valido, può essere l’uso di chelati di ferro da somministrare insieme all’acqua d’irrigazione. Sono spesso consigliati se il pH è alto e il terreno è argilloso.
Nella fase successiva al trapianto, concimare il pomodoro è meno semplice ma si può intervenire con la fertirrigazione, che consente di dare il concime insieme all’acqua. Molto importanti sono i concimi liquidi che aiutano molto le radici a rafforzarsi e le piante a svilupparsi al meglio.
Fra i concimi liquidi da utilizzare in fase posteriore al trapianto, c’è la gelatina idrolizzata fluida per uso agricolo ma anche prodotti a base di acidi umici e fulvici.
La vera regola base per l’ottimo raccolto di pomodoro
Sia che si usino concimi biologici e organici, solidi o liquidi, o anche concimi minerali, non bisogna mai dimenticarsi di monitorare lo stato di salute del terreno, della pianta e dei frutti. Questa è una regola base per il raccolto perfetto.