Come diventare biologo della conservazione

Sono sempre di più le persone che desiderano diventare figure attive del cambiamento, e in particolare della conservazione ambientale e animale.

Il nostro pianeta è unico, così come l’ambiente in cui viviamo e le specie che risiedono al suo interno, e come tale merita protezione e attenzione.

Per divenire parte attiva di tutto questo, è possibile oggi diventare
biologo della conservazione. Come? Vediamolo insieme.

Cos’è la biologia della conservazione?

Prima di tutto è bene partire dalle basi, ovvero comprendere in cosa consiste la disciplina comunemente conosciuta come biologia della conservazione. Questa disciplina è volta al trattamento di tutte le questioni relative alla
perdita, alla conservazione, al mantenimento e alla restaurazione delle biodiversità.

Questo significa che la biologia della conservazione si propone di identificare specie e ambienti in pericolo, determinarne le cause di declino e proporre o testare mezzi e strategie per rimediare alle problematiche e procedere alla conservazione dei soggetti presi in esame.

Per fare tutto questo, all’interno della biologia della conservazione, vengono applicati i principi di molte altre discipline come l’ecologia, l’ecologia del paesaggio, la biogeografia, l’antropologia, la genetica delle popolazioni, scienze economiche e sociologia, con l’unico e unitario scopo di proteggere la biodiversità.

La caratteristica principale di questa disciplina, è che chi lavora al suo interno ovvero biologi ed esperti del settore, devono apportare soluzioni rapide ed efficaci a problemi di conservazione anche molto importanti, di cui magari non si conoscono tutti i dati o con strumenti e i principi teorici ancora in corso di elaborazione. Si tratta dunque di una disciplina non semplice, ma estremamente importante per la vita del mondo e di chi vi abita
all’interno.

Chi è un biologo della conservazione

Un professionista della disciplina della biologia della conservazione, è una figura estremamente importante sotto molti punti di vista. I campi di applicazione di questa materia sono molteplici così come i progetti ai quali è possibile prendere parte. Un programma di conservazione ambientale o animale può infatti prevedere la protezione di una specie rara e la conseguente protezione o restaurazione delle sue condizioni di vita o sopravvivenza.

Ma anche la protezione di una popolazione fortemente minacciata, oppure la protezioni di un complesso di habitat naturali. Tutto ciò può riguardare dunque l’uomo, le specie animali, le specie vegetali, le riserve naturali, parchi, allevamenti e molto altro. In poche parole, un biologo della conservazione è una figura essenziale nella protezione dell’ambiente e delle specie viventi dall’estinzione. Il lavoro di un biologo della conservazione si compone di teoria e pratica: raccogliere dati, studiarli, ricercare soluzioni e mettere in pratica in maniera attiva progetti di informazione, controllo, conservazione, protezione e molto altro.

Un professionista può infatti aiutare in merito alla conservazione in molteplici modi, partendo dal far parte di team scientifici di raccolta e studio di dati molto importanti, essenziali per determinare la salute di una popolazione, di una specie o di particolari ambienti naturali. Da questi dati è possibile poi cercare di comprendere quali fattori possano rappresentare una minaccia influenzandone l’esistenza sul pianeta. Infine, è possibile

essere anche attivamente coinvolti dal punto di vista più pratico in progetti molto importanti al fine di garantire la sicurezza di un futuro del pianeta sano e pieno di biodiversità.

Diventare biologo della conservazione

Per diventare un biologo della conservazione è importante avere un background scientifico, ovvero aver approfondito studi in merito a ecologia, zoologia, biologia, storia naturale e altre discipline legate proprio a questo settore. Alcune università offrono in particolare percorsi di Biologia che si concentrano proprio sulla conservazione, anche se è bene specificare che non esiste un vero e proprio percorso di studi che porti al titolo di biologo della conservazione.

In generale, un percorso legato alla biologia e alle materie prima indicate può poi portare a concentrarsi in maniera approfondita sui moderni sforzi per la conservazione dell’ambiente e delle specie, oppure essere una base perfetta per un successivo percorso di specializzazione nelle scienze della conservazione e dell’ambiente. In questo modo è possibile avere una preparazione ottimale per un successivo lavoro come biologo della conservazione.

Un percorso universitario di questo tipo nasce infatti per l’esigenza di formare professionisti qualificati in grado di affrontare le continue e diverse crisi ambientali. Proprio per questo si utilizza un approccio multidisciplinare, al fine di poter formare professionisti della gestione sostenibile e della conservazione degli
ecosistemi.

Progetti per la conservazione

I progetti attivi per la conservazione e la protezione dell’ambiente e degli animali sono molteplici e tutti condotti con estrema cura e attenzione. Per fare alcuni esempi è possibile citare la salvaguardia dei primati di tutto il mondo, che oggi stanno sparendo sotto gli incessanti colpi della deforestazione selvaggia e illegale.

Ma anche la protezione delle tartarughe marine con progetti appositi ormai presenti in tutti i continenti e la conservazione dei cetacei per la quale da decessi si affrontano lotte e battaglie. Ma questi sono solo pochi dei tantissimi progetti messi in atto dai biologi della conservazione, poiché il nostro pianeta purtroppo risulta ricco di fauna selvatica in rischio di estinzioni e ambienti naturali degradati e altrimenti destinati a scomparire.

Se vuoi lavorare nella conservazione ambientale, ti consigliamo di dare un’occhiata alle opportunità di volontariato promosse da Keep the Planet.

Luoghi e ambiti d’impiego per i biologi della conservazione

Dopo aver terminato i dovuti percorsi di studi ed essersi formati come biologi della conservazione, in termini di lavoro è possibile trovare occupazione in diversi luoghi e ambiti, nei quali mettere in pratica tutto ciò che questa disciplina significa. Per fare alcuni esempi, è possibile trovare impiego in centri di ricerca pubblici e privati, imprese per la valorizzazione di risorse vegetali e animali, oppure enti pubblici e privati di gestione parchi e riserve.

Inoltre, molto spesso il biologo della conservazione porta avanti attività di consulenza per aziende agricole o zootecniche in merito a lotta integrata o coltivazione biologica e allevamenti sostenibili. Anche consulenze per la progettazione su bandi europei, nazionali e regionali; consulenze per musei naturalistici, orti botanici, giardini zoologici, giardini storici e di turismo o consulenze di supporto a studi di impatto nel comparto flora e fauna. Non dimentichiamo nemmeno eventuali consulenze per servizi di educazione ambientale nelle scuole di istruzione secondarie di primo e secondo grado e anche attività professionale di

divulgazione scientifica.