Chi non ha mai sentito parlare di Champagne? Da sempre associato al lusso, al benessere e alla ricchezza, queste bollicine francesi hanno nel tempo conquistato una grande fama nel mondo, divenendo un vero e proprio status symbol. Quanti però conoscono davvero questo prodotto eccezionale? Ad oggi solo in pochi riescono poi a capire le differenze tra uno Champagne e l’altro o – se assaggiati privi di etichetta – tra uno Champagne e un Franciacorta! Ecco allora le cose più importanti da sapere se vuoi avvicinarti con serietà alla scoperta di questo grande vino francese.
Le origini: un vino con 300 anni di storia alle spalle
Lo Champagne è un vino che vanta origini antichissime. La leggenda vuole (perché prove storiche non ve ne sono, in effetti) che il monaco benedettino Pierre Perignon (Dom Perignon), cantiniere dell’abbazia di Hautvillers dal 1668 fino al 1715, si applicasse alla trasformazione del comune vin gris. Per chi non lo sapesse, il vin gris è un vino bianco che si ottiene da uve rosse, e che tende naturalmente al frizzante, anche se per poco tempo. Perignos si pose allora una domanda: “come fare a far durare molto più a lungo l’effervescenza del vin gris?”. Decise perciò di metterlo in bottiglia invece che in botte e di tappare la bottiglia con un tappo di sughero e non con il cavicchio di legno, come si usava all’epoca.
La regione di provenienza e il relativo terroir
Le cinque aree di produzione della Champagne sono: Montagne de Reims, Côte des Blancs, Vallée de la Marne, Côte de Sézanne e Aube. Le più importanti sono le prime tre che si trovano tutte nelle vicinanze di Reims ed in cui si trovano tutti i 17 comuni Grand Cru. Il clima in queste zone è molto rigido d’inverno e sembrerebbe impensabile che freddo, gelo e pioggia possano dar vita ad un vino simile. Il segreto sta nel terreno, tipico di una zona del Mediterraneo anziché di un territorio nordico. Questo suolo è infatti in grado di trattenere l’acqua quando è in eccesso e di rilasciarla solo nella quantità necessaria per la vite, per una sua resa ottimale al tempo della raccolta.
Da quali uve si ricava lo Champagne e come viene ottenuto
Qual è il percorso che conduce dalla raccolta di uve al prezioso liquido in bottiglia? Innanzitutto le uve vengono sempre raccolte a mano, poi premute molto delicatamente, separando volta per volta le bucce dal mosto. Il mosto si mette a fermentare, ed una volta fermentato viene assemblato con vini di annate precedenti. A questo punto si deve ottenere la spumantizzazione. Occorre specificare che per lo Champagne si usa il cosiddetto metodo Champenoise, o metodo Classico, cioè a doppia fermentazione: la prima in tini di acciaio inossidabile (o in fusti di legno) e la seconda in bottiglia. Dopo la prima fermentazione al vino vengono aggiunti particolari zuccheri e lieviti, e poi lo si imbottiglia e si lascia in orizzontale per molti mesi. Durante questo periodo di attesa si procede al remuage, cioè allo scuotimento delle bottiglie e poi al degorgement, congelando il primo liquido nel collo della bottiglia. Alla fine del periodo di attesa si rabbocca la bottiglia e la si tappa in via definitiva.
Le uve da cui si ricava lo Champagne sono quelle di Chardonnay, Pinot Blanc e Pinot nero. Tra gli Champagne si distinguono i Blanc de Blancs, ricavati solo da uve bianche (Chardonnay e Pinot Blanc), e i Blanc de Noirs, creati dalle uve nere (Pinot Noir e Pinot Meunier). Oltre questa prima distinzione troviamo poi i Rosé (dati da un mix di uve bianche e rosse), i Grand Cru, i Premier Cru e le Cuvée de Prestige, risultato cioè di un assemblaggio di vini eccezionali.
Quali sono gli Champagne più famosi e quali gli _Champagne di nicchia
Indubbiamente lo Champagne più famoso al mondo è il Dom Perignon, non foss’altro, prende il nome del cantiniere che lo inventò. Ma sono tanti gli Champagne famosi che spopolano in ogni angolo del globo: Louis Roederer, Krug, Veuve Clicquot, Bollinger, Mumm, Ruinart, ecc.
Volete sapere, invece, quali sono gli Champagne di nicchia? Eccovi accontentati: Charles Heidsieck, Pouillon, Deutz, Benoit Gaullet (ottimo rapporto qualità/prezzo), Cedric Guyot (ottimo rapporto qualità prezzo), Alexandre Filaine, ecc.