Sempre di più, al giorno d’oggi, si parla dei prototipi 3D, soprattutto nel settore industriale e manifatturiero.
L’incremento dell’utilizzo della prototipazione 3D è sicuramente dovuto al fatto che il suo impiego ha aiutato a far evolvere tecnologicamente il settore manifatturiero, riducendo anche i costi e i tempi di produzione.
Ma cosa sono i prototipi 3D? Cos’è la prototipazione 3D, e perché la scelta ideale è quella di realizzarli in polistirolo?
Approfondiamo l’argomento e scopriamo perché sia così importante la realizzazione di prototipi 3D in polistirolo.
Cosa sono i prototipi 3D?
I prototipi 3D sono degli oggetti di vario genere, forma e dimensione, prodotti per testare la funzionalità del prodotto che si intende realizzare, tramite prove e test studiati appositamente.
Lo scopo della produzione di prototipi 3D è fondamentalmente quello di studiare le varie caratteristiche, per decidere poi se produrre in serie, o meno, l’oggetto prototipato.
I prototipi 3D possono essere considerati, quindi, gli elementi iniziali di una serie produttiva.
Fondamentali, nell’utilizzo dei prototipi 3D, sono i test da fare sull’oggetto. Proprio in base ai test da dover effettuare sul prototipo, infatti, si deciderà quale materiale utilizzare per la sua produzione, le caratteristiche e anche la forma più adatta.
Il fondamentale scopo dell’utilizzo si prototipi 3D, è quello di poter studiare le caratteristiche dell’oggetto che si intende produrre. Di conseguenza, quando si effettuano i test su un prototipo 3D, si controlleranno tutte le varie caratteristiche, che possono essere moltissime e svariate, come:
- resistenza ad agenti chimici, urti e abrasione;
- impermeabilità, conducibilità e compatibilità elettromagnetica;
- resistenza strutturale, resilienza e dissipazione;
- estetica e forma.
Oltre ai moltissimi e diversi test, fatti per scoprire quali eventuali modifiche apportare al prodotto, i prototipi 3D possono anche essere utilizzati come “campioni primi”.
Per “campione primo” si intende un campione base, ovvero che riporta la forma e le caratteristiche prime che il prodotto dovrà avere, da poter esporre alle varie fiere espositive o da usare per indagini di mercato, e anche per testare l’impatto estetico sul pubblico/cliente.
Cos’è la prototipazione 3D?
Capita l’importanza dei prototipi 3D, sorgerà spontaneamente la seguente domanda:
Come si producono i prototipi 3D?
Innanzitutto si dovrà affermare che i prototipi 3D vengono realizzati grazie alla prototipazione 3D.
Il processo della prototipazione 3D, per definizione, è quel processo che rende possibile la produzione di un prototipo 3D, ovvero il primo esempio di un prodotto che si intende sviluppare, creare e immettere sul mercato.
Per attuare la prototipazione 3D è necessario utilizzare macchinari e strumenti all’avanguardia e di ultima generazione. Diffusa soprattutto nel campo industriale, edile e decorativo, la prototipazione 3D segue diverse e basilari fasi.
È importante, per la produzione di un prototipo 3D, rispettare l’ordine delle fasi della prototipazione.
Le fasi della prototipazione 3D sono:
- progettazione del file tridimensionale 3D (con CAD – progettazione assistita dal computer);
- generazione del modello;
- prima produzione seguendo il processo scelto;
- post-trattamenti.
Analizzando gli step di produzione appena elencati, si noterà che per produrre il prototipo 3D, bisognerà scegliere un processo preciso.
Nell’ambito della prototipazione 3D, infatti, esistono vari processi che si possono seguire e scegliere, soprattutto in base al materiale scelto.
Uno dei materiali più utilizzati, per la produzione di prototipi 3D è sicuramente il polistirolo.
Il polistirolo: la scelta migliore per i prototipi 3D
È ormai risaputo che per produrre i prototipi 3D si usa soprattutto il polistirolo.
Ma perché proprio il polistirolo?
Utilizzato moltissimo nel settore edile, scenografico e decorativo, il polistirolo ha delle caratteristiche che lo rendono il materiale ideale per la prototipazione 3D.
In Italia sono diverse le aziende specializzate nella lavorazione del polistirolo, come ad esempio l’azienda RVA Polistirolo, specializzata proprio nella prototipazione 3D.
Il polistirolo è un materiale fortemente poliedrico, impiegabile, quindi, in diversi settori di produzione, grazie soprattutto alle sue svariate e fondamentali caratteristiche.
La produzione di un prototipo 3D deve avere lo scopo di poter testare l’oggetto, per poi variarne, se necessario, la composizione, la forma, l’estetica e quant’altro.
Il motivo per cui il polistirolo si presta perfettamente a questa esigenza, è dovuto soprattutto alle sue caratteristiche.
Il polistirolo, infatti, si sposa alla perfezione con la prototipazione 3D, proprio grazie alle sua caratteristiche, quali:
- peso specifico basso;
- resistenza alle intemperie (umidità e acqua);
- durata nel tempo;
- compattezza, duttilità e flessibilità;
- riciclabilità, in quanto materiale ecologico e atossico;
- economicità.
Tali caratteristiche fanno sì che il polistirolo sia l’ideale per la prototipazione 3D, che comprende procedure di taglio, trasporto, lavorazione e, ovviamente, la sottoposizione ai test.
Il polistirolo, quindi, grazie alle sue caratteristiche permette di creare prototipi 3D trasportabili facilmente, leggeri e contemporaneamente di grandi dimensioni, e non solo.
Essendo il polistirolo, anche un materiale economico, si comprende come sia l’idelae per la prototipazione 3D. Dovendo sfruttare i prototipi 3D, soprattutto per i test di resistenza, l’economicità del polistirolo rende anche più semplice la produzione di più prototipi 3D senza troppo spreco economico.
Utilizzando il polistirolo per la prototipazione 3D si potranno, anche realizzare prototipi 3D da esposizione installabili all’esterno e anche all’esterno.
Questi sono solo alcuni dei motivi che spiegano il perché il polistirolo sia considerato il materiale ideale per realizzare prototipi 3D.
Sia impiegato nel settore edile, che in quello scenografico e decorativo, il polistirolo si conferma il materiale migliore per la prototipazione 3D.