Tutti i testi che si leggono sul web non nascono da un’ispirazione improvvisa, bensì da un lavoro certosino che viene fatto sul testo stesso. Quella scrittura moderna, spezzettata e molto user-friendly è l’opposto del canonico periodo italiano, le cui strutture basi pur sempre devono essere conosciute, poiché permangono in parte. Il messaggio che gli utenti del web vogliono avvertire nei testi online è fatto di chiarezza e semplicità. Per cui non basta dar vita a un sito web, scrivere due righe e mettere qualche immagine sparsa sui social per far conoscere il proprio marchio. Servono, piuttosto testi ben fatti e una serie di strategie di marketing digitale.
Come brandizzare nei testi il proprio marchio?
Uno dei processi più complessi è far conoscere il proprio brand nel mondo della rete. Ecco che si entra nell’ambito del digital marketing che non è fatto solo di ottimi testi per il web, ma anche di brandizzazione sui social e di campagne pubblicitarie. Un’operazione che non consiste più nella sola produzione di brochure e volantini, ma che è fatta di tante fasi conosciute solo da chi lavora nel settore. Su https://www.totalalchemy.it/ puoi vedere come per lanciare un brand occorrano tutta una serie di passaggi impegnativi e strategici che vanno dal copywriting dei testi fino alla SEO dei siti web. Ma ci sono dei piccoli trucchetti comunque applicabili per chi vuole provare a creare testi per la rete?
Il testo: il contenuto
Se non c’è nessuna intenzione di proporre agli utenti in rete nulla, in teoria si è liberi di scrivere a mano libera. Teoricamente, perché se non si riesce a farsi trovare da Google si finisce in fondo alla SERP, che colloca le pagine o link dei siti web con dei parametri ben precisi che è fondamentale conoscere. Quindi il sito web pur proponendo i migliori contenuti testuali, difatti, non è conosciuto da nessuno. Quali sono, allora, i contenuti graditi ai motori di ricerca? Sono quelli che non hanno termini astratti, non usano descrizioni generiche e non sono troppo autoreferenziali. Di contro sono quelli empatici, colloquiali e che cercano di guidare il lettore, non distaccarsi da lui.
Il testo: la sintassi
I motori di ricerca amano le frasi brevi e chiare con periodi che non vanno oltre le 40 parole. Nella sintassi deve essere minima la presenza dei connettivi e delle congiunzioni avversative. Anche le subordinate e le parentesi devono essere solo strettamente necessarie.
Il testo: l’aspetto grafico
Anche l’ambito grafico gioca un suo ruolo: dalla scelta del font per arrivare all’evidenziazioni. Di norma è meglio evidenziare i concetti focali con il grassetto e abolire le sottolineature e le maiuscole. La mano che scrive deve guidare verso il link o verso la o le parole che devono indurre il lettore a cliccare sul sito web del cliente o del proprio sito e-commerce.
Oltre al copywriting: SEO e Google
Non basta, tuttavia per ottenere risultati, fare solo un ottimo lavoro di copywriting sulle pagine o sui post del sito web. Infatti servono anche campagne ben fatte di Facebook Ads e Google Ads, che a loro volta richiedono un contenuto speciale, i cui principi sono elencati qui. Poi è sempre necessaria una strategia di SEO di alto livello per far sì che dal connubio di tutte queste componenti si possa far in modo che un potenziale cliente arrivi a conoscere il proprio brand e quindi acquistare sul sito che è nato per quello scopo!