Terapia fotodinamica: una cura indolore per la parodontite

La terapia fotodinamica è una particolare tecnica ortodontica che si basa sull’utilizzo del laser in combinazione con particolari gel coloranti.

In grado di assicurare un’igienizzazione praticamente totale delle sacche gengivali, questa tecnica consente di risolvere in maniera radicale tutti i problemi legati alla parodontite (o piorrea).

Andiamo a scoprire tutti i dettagli di questa terapia insieme al Dottor Andrea Gola dentista a Casteggio.

Cosa è la terapia fotodinamica

La terapia fotodinamica è una tecnica di disinfezione della bocca e nello specifico delle sacche gengivali in cui si accumulano i batteri che causano il sanguinamento delle gengive e la distruzione dei tessuti paragengivali.

Si tratta di una strategia medica integrativa che si utilizza dopo il lavoro di rimozione meccanica di placca e tartaro eseguito dal dentista per salvaguardare la salute e l’igiene dei denti, ma che spesso da solo non basta a curare efficacemente la parodontite. Questa patologia infatti torna spessissimo a presentarsi se le sue cause profonde non vengono eradicate in maniera totale.

Quali sono le fasi della terapia fotodinamica?

Le fasi della terapia fotodinamica sono essenzialmente due:

  1. Applicazione di sostanze coloranti: nelle sacche gengivali vengono iniettate o applicate sostanze chimiche che si legano ai batteri e che attirano la luce del laser. L’applicazione è semplice, indolore e molto breve. Dopo l’applicazione si dovrà attendere qualche minuto affinchè si attivi la pigmentazione.
  2. Utilizzo del laser: la luce del laser viene puntata contro le sacche gengivali piene di batteri “colorati” che vengono distrutti in maniera praticamente totale. Dal processo si genera anche ossigeno attivo che contribuisce a decontaminare le aree prossime alle gengive.

Tipologie di laser e applicazioni

Il laser è utilizzato da oltre un decennio in ortodonzia: si tratta quindi di uno strumento collaudato e sicuro che contribuisce da tempo a curare i problemi dentali di moltissime persone in tutto il mondo.

Per la terapia fotodinamica della parodontite si utilizzano laser a diodi 810 nm oppure a 980 nm. A seconda del laser utilizzato viene iniettata nelle sacche gengivali del paziente una certa sostanza chimica in grado di legarsi alle membrane cellulari dei batteri che si trovano all’interno delle sacche gengivali alterandone il colore.

Con il laser a 810 nm viene utilizzato l’indocianina verde mentre per quello a 980 nm il blu di metilene, dal momento che ognuna di queste sostanze “attira” uno specifico tipo di luce laser.

Da specificare che il laser viene utilizzato a potenze bassissime per questo tipo di terapia e non c’è possibilità che risulti dannoso per i tessuti della bocca.

Vantaggi della terapia fotodinamica

La terapia fotodinamica è assolutamente indolore, non necessita di alcuna anestesia e consente un rapida guarigione del paziente.

L’utilizzo del laser permetterà di evitare quegli interventi di microchirurgia (come la levigatura radicolare a cielo aperto) che spesso prevedono l’applicazione di punti di sutura, stress operatorio e post operatorio e una lenta guarigione esposta anche a rischio di nuove infezioni.

Il sanguinamento delle gengive, che è uno dei sintomi più tipici e più fastidiosi della parodontite, cessa immediatamente, e la rigenerazioni dei tessuti comincia immediatamente, favorita dalla produzione di ossigeno attivo.

Il paziente non dovrà assumere antibiotici, spesso mal tollerati dallo stomaco.

Leggi anche l’articolo: Integratori energetici efficaci: gli alleati del nostro benessere.