Se dobbiamo dare un consiglio è non create un e-commerce ora pensando di cavalcare l’onda del coronavirus, oggi chi era pronto ha parato il colpo ma non è tutto oro quel che luccica.
In questo periodo di quarantena la consegna di alimenti a casa è cresciuta ed ha fatto conoscere a molti anche i piccoli ecommerce, naturalmente anche i grandi marketplace hanno avuto successo.
In italia la vendita di vino a domicilio, ma anche di piatti pronti e formaggi è cresciuta molto in questi 2 mesi di lockdown.
Per far funzionare un ecommerce servono soldi, molti soldi, serve un lavoro importantissimo sui social, con l’obiettivo di far sentire l’utente partecipe così da comprare il prodotto perché ha un legame affettivo con l’azienda che propone i prodotti online.
Raggiungere questo legame con i propri clienti è molto complicato ne abbiamo parlato con il caseificio degli altipiani e del Vezzena ed in particolare con Marisa Corradi la Presidente della cooperativa.
Marisa cosa vuoi dire a chi pensa di avviare un ecommerce ora? “ per noi è stato difficile abbiamo intrapreso questa strada ormai un anno e mezzo fa, ed i risultati del primo anno sono stati modesti poco più di 2500 euro di acquisti, è complicato e si deve investire molto per farlo funzionare. Lavoriamo con i social e con il passaparola dei clienti”
Avete avuto una crescita durante il coronavirus?
“si in questi due mesi abbiamo fatturato attorno ai 5000 euro e abbiamo spedito in tutta Italia, è stato un modo per rimanere vicino ai nostri clienti che non potevano raggiungerci”.
Il vostro sito di vendita formaggi è https://www.caseificiovezzena.it/shop ma ci può spiegare meglio cosa vuol dire caseificiovezzena?
“certo, Vezzena è una località tra Asiago e Lavarone in Trentino, è un alpeggio che ha dato il nome all’omonimo formaggio, questo formaggio è il più antico del trentino e la sua storia è legata alla necessità di conservare il prodotto per i lunghi inverni di montagna. Un formaggio prodotto con il fieno delle nostre zone durante l’alpeggio e con alimentazione aggiuntiva durante il periodo estivo. Nel nostro spaccio ma anche nel negozio è specificato e differenziato il formaggio se di malga o di stalla”
Come portate i visitatori sul vostro sito?
“il lavoro principale è sui social, facebook ed instagram, oltre ai post una volta al mese compriamo alcune sponsorizzate per aumentare i visitatori interessati all’acquisto.”
Cosa vendete sul vostro store online?
“ abbiamo deciso di vendere solo prodotti sotto vuoto ed evitiamo i freschi per non rischiare di far arrivare ai clienti prodotti troppo vicini alla scadenza. Il nostro fiore all’occhiello è il vezzena in tutte le sue stagionature. Se possiamo consigliare un prodotto è sicuramente la degustazione di formaggi vezzena”
Analizzando le parole di Marisa possiamo capire come un ecommerce abbia bisogno di lavoro ed impegno ma soprattutto deve avere qualcosa da raccontare, se vendiamo ciò che vendono gli altri siamo uno dei tanti.
I prodotti locali hanno uno spazio particolare anche su internet, ma devono avere un gran lavoro di comunicazione online ed offline per creare quella empatia che fa spendere qualcosina in più per prodotti che certamente lo meritano, ma che solitamente siamo abituati a comprare nella grande distribuzione.
Parlando con la Presidente del Caseificio abbiamo capito anche quali sono le difficoltà nel gestire un piccolo negozio online e le criticità che ci sono nella gestione della spedizione.
Quindi se possiamo dare il nostro modesto parere investite pure online, ma con attenzione dovete avere il tempo e le competenze per poterlo far crescere altrimenti è un investimento fine a se stesso.