Negli ultimi anni, abbiamo vissuto diversi momenti di crisi che hanno cambiato la nostra esistenza in maniera radicale. In questi casi, è fondamentale valutare la possibilità di richiedere un sostegno psicologico.
Come mai? La risposta è fortemente legata alla situazione specifica. Parlando di crisi collettive, viene in mente soprattutto quella del Covid. In una crisi dovuta alla la pandemia, vengono meno, da un giorno all’altro, tutte le certezze e con loro la consapevolezza di riuscire ad affrontare l’esistenza, che deve essere gestita basandosi su diversi comportamenti.
Sono tantissime le persone che, in quegli anni, si sono rivolte a uno psicologo perché incapaci di risvegliare quelle risorse che ogni essere umano ha e di adattarsi al nuovo stato delle cose.
Come appena accennato, si parla di una capacità insita nell’uomo: senza l’adattamento, infatti, non può esserci evoluzione.
In crisi collettive come quella del Covid, il sostegno psicologico vede il professionista prendere per mano il paziente, accompagnarlo nella lettura e nella (ri)scoperta delle proprie risorse e aiutarlo a eliminare quelle convinzioni che gli impediscono di portare avanti i propri obiettivi nel nuovo scenario.
Il sostegno psicologico nelle crisi personali
Cosa dire, invece, del sostegno psicologico nelle crisi personali? Come ad esempio in caso di gravidanza. A seconda dell’orientamento del professionista, può prevedere diversi approcci.
Nel caso dello psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, il focus è più orientato al presente e all’eradicazione di quei comportamenti che impediscono a una persona di condurre una vita serena.
Nei frangenti in cui, invece, si ha a che fare con l’analisi, si va più a fondo, cercando di capire come il passato ha influenzato il modo di rapportarsi agli avvenimenti del presente.
In entrambi i casi, la persona che sta vivendo un momento di crisi ha la possibilità di sperimentare uno spazio neutro e privo di qualsiasi giudizio. In questo aspetto risiede il motivo per cui non è corretto dire che una chiacchierata con un amico è uguale a una seduta con lo psicologo.
L’amico, quasi sempre a fin di bene, porta nella conversazione il suo vissuto, il suo modo di vedere il mondo, la sua naturale ricerca di una ricompensa in un rapporto interpersonale.
Il terapeuta non si estranea certamente dal contesto, ma ha le competenze giuste per guidare il paziente verso la costruzione di una relazione che si basa sulla fiducia reciproca, su obiettivi definiti e, come già accennato, sull’assenza di giudizio e di esternazione di consigli basati su punti di vista strettamente personali.
Inoltre, non bisogna dimenticare che una chiacchierata con un amico è un momento quasi sempre improntato al relax e allo sfogo. Nel caso dello psicologo, invece, si lavora sulla conoscenza di se stessi, con lo scopo, ribadiamo, di entrare in contatto con le risorse giuste nel momento in cui servono.
Durate e modalità di accesso
La durata dei percorsi di sostegno psicologico è variabile. Bisogna tenere in conto il fatto che le prime 2 – 3 sedute sono necessarie al terapeuta per capire chi ha davanti.
In merito alla modalità di accesso, ci sono due canali: il pubblico e il privato.
Nel primo dei due casi, basta farsi fare una ricetta dal proprio medico di fiducia e recarsi presso strutture pubbliche come i consultori. Qui è possibile accedere a pacchetti di sedute a prezzo calmierato (di solito si parla di 10 incontro a circa 70 – 80 euro).
La strada del privato prevede semplicemente la scelta di un professionista cercato su Google o scoperto tramite passaparola. Dato che l’onorario in questo caso è più alto – si va dai 70 ai 100 euro a seduta di media – può essere utile valutare il possesso dei requisiti per il bonus psicologo.
Riservato a chi ha un ISEE inferiore ai 50000 euro, quest’anno ha visto un innalzamento dell’importo massimo a 1500 euro a persona.
Le domande di accesso possono essere presentate sul sito INPS fino al 31 maggio.
Alla stesura dell’articolo ha collaborato la Dott.ssa Maria Vittoria Montano, psicologa esperta in sostegno psicologico che opera nella zona di Pescara. A lei vanno i nostri più sentiti ringraziamenti.